Direttamente dal programma “Un Film per Natale” condotto da Stefania Visconti.
Paese di produzione: USA
Anno: 1998
Regia: Gore Verbinski
Cast: Nathan Lane, Lee Evans, Christopher Walken.
Trama
Figli di un ricco magnate proprietario di una fabbrica di spago negli Stati Uniti degli anni ’50, i fratelli Ernest e Lars Smuntz, dopo il funerale del genitore si ritrovano ad ereditare assieme alla decadente fabbrica numerose cianfrusaglie e una villa di cui nessuno, neppure i due fratelli, era al corrente dell’esistenza.
Ernie, proprietario di un ristorante, rimane vittima di un atroce scandalo, essendo il sindaco venuto a cena con tutta la famiglia alla vigilia di un’importante campagna elettorale scortato da un troupe televisiva, assaggia la sua cena ma si accorge che in essa era finito uno scarafaggio, fuoriuscito da una scatola di sigari ereditata dal padre che si trovava in cucina, e muore d’infarto sotto gli occhi delle telecamere, costringendo quindi Ernest a chiudere il locale.
Lars invece viene sbattuto fuori di casa dalla moglie arrivista April, reo di non aver voluto vendere per un sacco di soldi la fabbrica disastrata ad una multinazionale italo americana per mantenere fede alla promessa fatta al padre sul letto di morte.
Rimasti quindi senza alloggio, i due vanno a vivere insieme nella vecchia magione, scoprendo però che non sono soli ma che in essa alloggia anche un topolino, il quale renderà loro la vita tutt’altro che facile, nei molteplici e disastrosi tentativi di liberarsene, non ci riusciranno neppure un feroce gattaccio adottato dai due e nemmeno un bizzarro deratizzatore munito di sofisticati marchingegni, anch’esso da loro assoldato.
Contemporaneamente a tutto ciò i due fratelli verranno a sapere che la casa è stata progettata da un famosissimo architetto, Charles Lyle Larue, e decideranno di metterla all’asta, fra i più agguerriti compratori vi è anche il miliardario Alexander Falko, il quale intende aggiudicarsela per qualsiasi cifra inferiore a 10 milioni di dollari.
Il topolino verrà accidentalmente messo fuorigioco durante una lite fra i due, causata da un tentativo di Ernest di vendere la fabbrica andato a vuoto all’insaputa del fratello, ma non avendo il coraggio di ucciderlo lo spediscono ai tropici, dove però verrà rispedito indietro a causa del bassissimo peso, arrivando alla magione il giorno esatto in cui si terrà l’asta per la vendita, che tuttavia non andrà a buon fine, crollando a causa di un allagamento causato da Erenst nel tentativo una tantum di liberarsi del topo.
Rimasti anche senza casa i due ora si trasferiscono nella fabbrica, loro ultima possibile dimora, ma a loro insaputa vengono seguiti dal topo, il quale casualmente “inventerà” un nuovo prodotto costituito da gomitoli di formaggio.
La nuova scoperta permetterà non solo ai due fratelli di poter finalmente lavorare insieme, consentendo a Lars di riprendere il suo vecchio impiego di direttore della fabbrica e a Ernest in qualità di cuoco di ideare i formaggi elaborati che andranno a costituire i gomitoli, ma anche al topolino, ora diventato il pupillo di quest’ultimo, di collaborare quanto “assaggiatore”.
Curioso l’escamotage del quadro ritraente il papà deceduto dei due protagonisti presente nell’ufficio della fabbrica, che cambia espressione, da arrabbiatissimo a inorridito a triste e a felice nel finale, mostrato in diversi punti della storia.