Stefano Santoro, artista milanese classe 1984, è tornato alla ribalta con un nuovo singolo dal testo molto emotivo e profondo: “Non si può”.
Il cantautore polistrumentista ha iniziato la sua carriera nel campo, alla sola età di 6 anni, dove si è cimentato per la prima volta nel suonare la chitarra.
Negli anni ha poi avuto la possibilità di calcare palcoscenici in compagnia di musicisti come Loredana Berte e Enrico Sbriccioli (in arte Jimmy Fontana), facendosi così largo tra i grandi della discografia italiana.
Stefano ha voluto esporre, nel singolo uscito il recente 15 Aprile, una storia d’amore finita, che ripercuote nella testa di uomo, attualmente occupato in un’altra relazione.
L’energia del cantato e dell’accompagnamento acustico, nascondono il filo di malinconia propria del racconto.
La trama è stata capace di raggiungere il lato più umano e sensibile degli ascoltatori, entrando in empatia con essi.
Tra le note e le sue parole, si notano piacevolmente le influenze musicali di grandi artisti del calibro di Lucio Battisti, a livello nazionale, e i Beatles, per quanto riguarda il panorama musicale internazionale.
L’accurata ricercatezza del suono rilascia l’impronta tipica del 36 enne, minuzioso nella scelta dei dettagli.
Il sound innovativo, accostato alla voce genuina e calda, portano ad una concezione elegante e personale dell’inciso.
La traccia sarà esposta all’interno del nuovo EP in programma per il 2020, accompagnato da innumerevoli brani ancora da svelare, e i due già presentati nei mesi passati, tra novembre e gennaio, “Vivi” e “Quando inizia un amore”.