Siamo al nuovo impegno artistico della pittrice internazionale Ester Campese che in arte è nota anche con il suo aka Campey. La mostra “L’incanto dell’arte nell’isola dell’amore” cui Campey partecipa vede l’opening dal 22 settembre proprio nella più bella delle isole partenopee, ovvero Capri, e sarà visitabile presso il Centro Multimediale Mario Cacace “Eden Paradiso” fino al prossimo 1° ottobre.
Un’inarrestabile carriera quella di questa pregevole artista che la vede nel tempo costantemente alla ribalta sia degli scenari nazionale che internazionali e che fan sì che sia apprezzata dal pubblico che la segue con interesse ed affetto, ma anche dagli addetti ai lavori, critici e direttori artistici, che spesso le tributano rinascimenti e premi. E’ reduce infatti dalla suo ultimo riconoscimento ricevuto, appena pochi giorni or sono, il “Premio Creatività 2018” in una serata dedicata alle eccellenze del Made in Italy.
Ester Campese è stata premiata per il suo inconfondibile estro e per le importanti attività svolte, e che continua a svolgere, nel campo dell’Arte e della Cultura.
Un talento nostrano, italiano, che mette a fuoco la sua, oramai consolidata, esperienza sul campo che ne hanno connotato uno stile personalizzato ed inconfondibile. Ricorrenti sono i soggetti femminili che l’artista realizza sulle sue delicate ed eleganti tele tanto che oramai da tempo viene definita l’Artista delle Donne.
Non si sottrae al dialogo artistico ed al confronto Ester Campese attraverso cui, spesso, dice l’artista, di trarre spunto arricchente dalle diversità. Questa mostra cui partecipa è dunque un’ennesima opportunità per un momento di dibattito artistico tra le varie linee dei partecipanti, scelti per l’occasione da attenti curatori e critici d’arte. Sono stati selezionati per l’occasione i migliori artisti contemporanei che il panorama, in particolare italiano, offre al momento nell’attuale scenario di Arte moderna. Senza meno Ester Campese ne è degna rappresentante italiana con il suo itinerario professionistico che l’ha vista attraversare diverse espressioni artistiche prima di approdare al figurativo/ritrattistico femminile. Ella infatti nel suo percorso ha attraversato l’espressione dell’astratto, dell’informale, del polimaterico e certamente dell’impressionismo ed il figurativo.